La perfetta potatura: le regole di base per il benessere delle piante
Potare significa dare un vantaggio alla pianta per aiutarla a crescere più forte e rigogliosa. La potatura è anche un modo per curare e prevenire alcune malattie.
Senza addentrarci nei dettagli da professionisti (la potatura è una cosa seria!) ecco un compendio con informazioni e regole base di potatura che possono risultare utili a chi ha un giardino anche piccolo con qualche pianta da frutto oppure ornamentale.
Prima di avventarci sulle piante con tronchesi e forbicioni accertiamoci che sia il momento. Per quanto riguarda la stagione, il periodo della potatura coincide generalmente con la fase di riposo vegetativo della pianta, che va dall’autunno dopo la caduta delle foglie, alla primavera allo sbocciare dei germogli nuovi. Esiste anche una ‘potatura verde’ che si fa dalla primavera all’estate per eliminare la vegetazione superflua dalle piante molto rigogliose (un alleggerimento in pratica), che è molto utile al pesco e alla vite.
Stabilita la stagione, occorre scegliere i giorni giusti. A stabilirli è la luna, che svolge un’influenza importante sulla potatura, così come per gli innesti e le semine. Ci basti sapere che per la potatura è sempre opportuno operare in condizioni di luna calante perché si ottengono risultati migliori nella fruttificazione. Per capire quando è il momento guardate un calendario lunare, oppure guardate la luna e ricorrete all’antico detto: ‘gobba a ponente luna crescente, gobba a levante luna calante’.
Esistono 3 tipi di potatura: severa, moderata o leggera. Con la potatura severa si rimuovono dalla pianta grandi quantità di nuovi rami, o nelle zone nelle quali si vuol stimolare maggiormente la crescita, oppure accorciando i rami basali fino alla 3°- 4° gemma da terra. La potatura leggera invece elimina solo una parte della nuova crescita. Prima di iniziare le operazioni di potatura, è bene liberare rami e fiori secchi dalle piante. La regola base è: potatura intensa sugli alberi vecchi, potatura minima sugli alberi giovani in piena fruttificazione. Più una pianta è vecchia, meno è vigorosa e più va potata intensamente. Con i singoli rami vale il contrario: per bilanciare crescita e fruttificazione vanno accorciati molto i rami vigorosi, poco quelli deboli. Tenendo presenti queste due cose: i rami più vigorosi sono di solito quelli verticali (dove la linfa scorre più veloce) i più deboli quelli orizzontali e curvi; piante e rami vigorosi fanno tanto legno e pochi frutti, piante e rami deboli fanno poco legno e tanti frutti (ecco perché nei frutteti da produzione si incurvano i rami degli alberi). Altre due cose importanti per una potatura equilibrata: la vegetazione di una branca (un ramo portante) deve avere uno sviluppo decrescente dalla base verso l’estremità; inoltre si deve potare più corto verso l’apice dell’albero e più lungo in prossimità dei rami basali.
Per decidere a che punto del ramo potare seguite la regola base, guardate le gemme e lasciatene almeno una, tenendo presenti queste cose: la gemma apicale (terminale) è più vigorosa e sviluppa più rapidamente rispetto alle gemme laterali sottostanti (questa cosa si chiama ‘dominanza apicale’); la cimatura comporta la formazione di germogli anticipati nelle gemme sottostanti; quando si accorcia un ramo, lo sviluppo delle singole gemme laterali sottostanti sarà proporzionato alla quantità di gemme lasciate: poche gemme tanto vigore, tante gemme poco vigore. In ogni caso il taglio di potatura va fatto 6-7 mm sopra la gemma e deve avere un’angolazione di 45° rivolto verso il basso dalla parte opposta della gemma (per evitare che la pioggia grondi sulla gemma). Se si vuole dirigere la vegetazione destra si taglia sopra a una gemma di destra, stessa cosa per la sinistra. Prima di potare, accertatevi di conoscere bene le caratteristiche della pianta su cui state intervenendo: alcune piante fruttificano sui rami dell’anno, altre sui rami di un anno e altre ancora sui rami più vecchi di diverse età.
Per quanto riguarda gli attrezzi da utilizzare i migliori sono forbici a due lame, a una lama o a battente, svettatoio e sega: l’attrezzo dipende dal diametro del ramo ma è fondamentale che sia ben affilato. Il taglio va fatto con la base delle forbici non con la punta e deve essere netto e pulito, se ci sono sbavi va rifinito con un coltello o un falcetto. Nel caso dei rami grossi, la ferita va protetta con un mastice per evitare infezioni, danni da gelo o parassiti. In commercio esistono molti tipi di forbici, da quelle tradizionali con lama curva, alle forbici pneumatiche o a cricchetto. Ogni tipo di forbici si adatta bene a potare alcune specie arboree e altre un po’ meno. Per maggiori informazioni vi invitiamo a venire a trovarci per ricevere consiglio in base alle piante su cui intendete intervenire.
La potatura delle piante è la cura necessaria che si deve dedicare per preservare, proteggere e migliorare la salute del proprio verde, aiutare la pianta ad avere una forma ideale arieggiandola, per assimilare e beneficiare nel modo corretto i raggi del sole, favorendone fioritura e fruttificazione. Aiutare la crescita degli alberi ancora giovani permettendo di raggiungere un equilibrio chioma-radici e fase vegetativa-fase riproduttiva per una produzione di qualità. Permettere di avere più frutti e più rapidamente. Indirizzare la crescita di un albero se cresce troppo rispetto allo spazio a disposizione, promuovendone fioritura e fruttificazione. Rigenerare le piante malate o indebolite per permettere alle parti sane di produrre nuovi fiori o frutti (in un primo tempo in modo rallentato). Contenere uno sviluppo eccessivo del verde. Ripulire da rami secchi, malati e morti.
Quale sia il motivo della vostra potatura, l’importante è saperlo fare rispettando l’armonia e lo sviluppo della pianta, ecco alcuni consigli e come riconoscere gli errori più comuni della potatura fai da te: evitare la capitozzatura (accorciare branche o tronco della pianta). Anche i tagli orizzontali sono pericolosi perché possono creare microristagni d’acqua, conseguenza di infezioni fungine. La potatura deve rispettare l’energia e lo sviluppo della pianta, potare non significa tosare. Evitare gli strappi della corteccia che causano gravi danni, o al contrario, tagliare sempre in modo netto e preciso rispettando il collare di attaccatura dei rami. Evitare i tagli strappati e scortecciati che lasciano solo moncherini di tronco. Nella rimozione di legno vecchio per lasciar spazio alla produzione di nuovi getti, evitare di eliminare i rami che diventeranno più robusti e vigorosi. Non sottovalutare le varietà di foglie maculate e gli ibridi. Tale fogliame contiene più clorofilla delle altre parti, potrebbe prevalere producendo rami con fogliame interamente verde. Ricordarsi di potare al momento della loro formazione succhioni (i rami che appaiono sotto il punto d’innesto) e polloni (rami che producono pochi fiori o frutti e che nascono da gemme quiescenti o vicino ai tagli di potatura sui fusti degli alberi). Assecondare la forma e il portamento naturale della pianta, rimuovendo le ramificazioni secche per permettere la formazione di nuovi rami sani. Tagliando i rami robusti in modo leggero, e quelli più deboli con decision,e altrimenti la pianta non fiorirà. Potare gli arbusti che fioriscono a fine estate e in autunno solo a fine inverno per evitare la crescita di teneri getti, più esposti ai danni del gelo. Potare le piante che perdono le foglie solo in autunno in inverno e cioè quando sono in fase di riposo. Non potare lesempreverdi in autunno o inverno per evitare tardiva emissione di getti destinati a soccombere con il freddo e le gelate. Tagliare troppo distante da una gemma o un nodo rischia di seccare il legno rimasto al di sopra e generare mozziconi legnosi che la pianta deve escludere dal passaggio linfatico e difendere da saprofiti e parassiti.